Uno dei misteri più dibattuti di sempre riguarda il cosiddetto fenomeno UFO. Molte persone tendono ad associare questa parola agli alieni, alla vita extraterrestre, o a qualsiasi elemento estraneo al pianeta Terra. In realtà, pochi sanno che il termine UFO serve ad indicare “genericamente ogni fenomeno aereo le cui cause non possano facilmente o immediatamente essere individuate da un osservatore”. E’ semplice quindi intuire che un UFO potrebbe anche essere di origine umana, o animale, o di qualsiasi altro tipo.
Nel corso del tempo, innumerevoli sono stati gli avvistamenti di oggetti non identificati nei cieli di tutto il mondo, così come innumerevoli sono state le ipotesi proposte per spiegare tali fenomeni. Ed innumerevoli sono anche le opere letterarie e cinematografiche che hanno utilizzato questo argomento per creare storie più o meno suggestive, che utilizzano il mistero degli UFO per dare sfogo alla fantasia dei vari autori. Tra questi, c’è un noto scrittore britannico, Ian Watson, autore di numerosi romanzi di fantascienza, tra cui quello di cui tratterà questa recensione, “La doppia faccia degli UFO”, opera che può essere inserita a pieno titolo nella categoria della fantascienza “new wave” più radicale.